Ormai è ben chiaro a tutti noi che la alimentazione ed il nostro metabolismo sono oggettivamente coinvolti nel controllo della nostra buona salute. Da queste pagine del Bollettino tramite gli Editroiali e attraverso varie mini-review abbiamo spesso trattato dell’importanza di mantenere una corretta alimentazione con i giusti nutrienti per evitare l’aumento del peso come pure la sua eccessiva riduzione. Sovrappeso e obesità sono attualemte la forma pandemica che più di ogni altra cosa determina una progressiva azione peggiorativa della nostra funzione biologica. Il sovrappeso oggi interessa più del 30-35% della popolazione occidentale ma l’obesità interessa ben il 25% della stessa.
Mangiare bene, fare un pò di attività fisica sono I corollari banali per predisporsi alla buona salute e alla lunga vita da “sani”. Ovviamente questo sembra un fatto scontato, quasi banale ma sostanzialmente non lo è. Oggi la trasgressione alimentare è quasi la regola, il Covid19 poi ci ha frustrati, relegati a casa, ed il rifugio principe è divenuto il cibo, giusto per gratificarsi il palato ed il cervello. Eh si, il cervello ha bisogno di gratificazioni e l’unica che lui desidera è lo zucchero, il banale glucosio. Dopo l’eroina o in genere dopo le tossicodipendenza da farmaci, quella da glucosio è forse la tossicodipendenza più frequente e misconosciuta. Ne siamo vittime tutti e questo solo perchè I dolcificanti, glucosio in testa, sono gli additivi più frequentemente usati. Sono dappertutto, anche in preparati dove in teoria i dolcificanti non ci dovrebbero essere.
Ma il punto a cui volevo arrivare è oltre a questo problema, anzi, viene letteralmente dopo.
Uno dei più autorevoli giornali scientifici, il Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism (organo ufficiale della Endocrine Society Americana) ha recentemente pubblicato uno studio assai interessante sulla questione peso in gravidanza, diabete gravidico e alimentazione (1). Questo studio enfatizza quanto importante sia il controllo alimentare fin dal tempo dell’adolescenza e della pubertà. Lo studio ha monitorato le caratteristiche di 2 gruppi di ragazze in epoca adolescenziale-puberale ed ha dimostrato che chi era in sovrappeso o obesa aveva un chiaro evidente squilibrio ormonale, pur nei limiti della norma, che le rendeva diverse dale ragazze normo-peso. E questo squilibrio si rifletteva in una maggiore attivazione dell’asse riproduttivo anticipando il menarca e ritardando lo sviluppo mammario secondo gli stadi Tanner. In aggiunta a questo, si è riscontrata una riduzione della insulino sensibilità che gà durante lo sviluppo puberale tende a ridursi. Di fatto tutto questo innesca una maggiore tendenza all’aumento del peso e al dimetabolismo con la predisposizione anche alla PCOS.
Ma questo non è tutto. E’ appena apparso una importante nota su Endocrine News (2), il Magazine della Endocrine Society, segnala un lavoro del gruppo della Prof. Fernanda L. Alvarado a riguardo del gravoso rischio per le donne gravide in sovrappeso o obese di incorrere nel diabete in gravidanza. Ebbene, questo studio conferma in modo evidente che le donne gravide che hanno poi il diabete in gravidanza sono quelle che prima della gravidanza avevano un insulino sensibilità ridotta (o una aumentata insulin resistenza, che ne è l’esatto opposto). Di fatto sarebbero quelle donne di cui abbiamo detto poco sopra.
Bingo quindi. I due studi si allineano in modo ben evidente. Non curare la giusta alimentazione, non intercettare le donne con un dismetabolismo (spesso con PCOS o storia di diabete familiare, o nate SGA o IUGR, o ancor peggio tutto questo assieme) è il trigger di tanti problemi non solo nell’avere l’ovulazione e quindi la gravidanza quando la si cerca, ma anche di seri rischi se questa insorge. Il rischio di diabete in gravidanza è maggiore se il peso è sopra la norma. L’anamnestica delle giovane donne fin dalla pubertà ed in età fertile diventa quindi essenziale anche solo per insegnare e curare le regole di una buona e corretta alimentazione (3).
La storia è quindi chiara e diviene ancor più chiara se si pensa a ciò che la biologia più desidera: una adeguata alimentazione basata su nutrienti di struttura e energia che da sempre NON è rappresentata da apporti abbondanti di glucosio o dai carboidrati.
Di fatto fin dai tempi più lontani le proteine hanno rappresentato l’unica fonte di struttura e energia. La nostra biologia dai 7 aminoacidi essenziali è in grado, come per altri animali carnivore come il leone, la pantera o la tigre, di degradarli verso la via chetogenica o anche verso la glucogenica, producendo quindi glucosio. In effetti è questo il modo con cui I veri carnivori come I grossi felini producono l’energia, cioè lo zucchero, per fare scattare I muscoli per la caccia alla gazzella.
E’ quindi ancor più tutto più chiaro, è la scoperta dell’acqua calda. La nostra salute e la nostra vitalità e ancor più la nostra capacità di riprodursi e gestire la gravidanza dipendono dalla scelta del cibo, dai nutrienti che mangiamo. Da sempre è così.
Allora è quindi vero ciò che Ludwig Feuerbach (1804-18729), un grande fiolosofo e pensatore tedesco, disse in un suo scritto del 1862 riferendosi all’evoluzione dell’umanità … “ l’uomo è ciò mangia”.
Alessandro Genazzani
Referenze
1. Madison T Ortega, John A McGrath, Lauren Carlson, Vanessa Flores Poccia, Gary Larson, Christian Douglas, Bob Z Sun, Shanshan Zhao, Breana Beery, Hubert W Vesper, Lumi Duke, Julianne C Botelho, Armando C Filie, Natalie D Shaw. Longitudinal investigation of pubertal milestones and hormones as a function of body fat in girls. J Clin Endocrinol Metab 2021, https://doi.org/10.1210/clinem/dgab092
2. Factors Other than Gestational Weight Gain Linked to Metabolic Complications of Pregnancy. Endocrine News. 3: 10, 2021
3 Genazzani AD. 2016. Inositol as putative integrative treatment for PCOS. Reproductive BioMedicine Online, 33:770-780 doi: 10.1016/j.rbmo.2016.08.024