…caldo e sole! ma anche qualche nuovola ed ogni tanto un bell’acquazzone. Questa è forse l’estate perfetta, quella durante la quale una giusta alternanza di temperature variabili e cieli azzurri ti fa godere il meritato riposo non solo fisico ma anche mentale.
Proprio per questo l’editoriale di questo numero è breve e poco denso in senso scientifico! forse ora ci servono chiacchere e frivolezze!
Abbiamo tutti bisogno di staccare e avere il giusto riposo lontano dal clamore e caos dei nostri posti di lavoro ma più che altro abbiamo il bisogno di avere attorno a noi le cose che ci fanno piacere e ci rilassano. E riposare vuol dire agire con meno stimoli e pressioni sul nostro cervello.
Il nostro cervello vive e percepisce il mondo esterno attraverso i nostri 5 sensi. Suo malgrado è relegato all’interno della scatola cranica, una robusta protezione alla sua delicata struttura. Vede, odora, tocca, sente e degusta ma di fatto non lo ha mai fatto e non lo potrà mai fare in prima persona. Stupefacente! un organo che ci coordina integrando le informazioni di tutti i nostri organi e che influisce grandemente sulla riproduzione nella nostra come anche in molti altre specie animali. Un meccanismo incredibile che segue delle regole semplici ma essenziali. Il controllo del metabolismo è probabilmente una delle più importanti e proprio per questo agli estremi della disregolazione del peso corporeo (troppo magro e troppo grasso) ci stanno i casi di maggiore frequenza della infertilità femminile.
Il controllo del peso e la gestione della non capacità procreativa nella donna rappresenta oggi nella nostra società, basata molto sul benessere alimentare, un problema di estrema rilevanza. Sappiamo ormai bene che per caratteristiche biologiche il nostro organismo è portato ad accumulare energia (e quindi il grasso) più che a disperderla, in pratica il nostro organismo vive con l’angoscia di “patire la fame” come gli accadeva 10 mila anni fa. Ma perché oggi l’obesità è così frequente? Questo, in base a ciò che l’antropologia ci insegna, è dovuto al fatto che il nostro cervello e la nostra capacità logica a superare i problemi è stato più veloce nell’adattarsi al problema della “fame” inventandosi dei sistemi di sopravvivenza e produzione di cibo (culture agricole, allevamento degli animali, etc) e nei secoli trovando anche quelli per conservare i cibi (fino al freezer!), di fatto è stato molto più veloce quindi di quanto non lo sia stata la nostra biologia del metabolismo a dimenticarsi della fame patita nel lontano passato. Per ora quindi se non stiamo attenti, siamo destinati mangiando male e troppo a divenire una specie obesa.
E così diviene importante il conoscere come muoversi in termini di prevenzione e cura nei casi in cui il dimetabolismo altera e/o condizioni le capacità riproduttive. Per questo vi proponiamo una mini review di interesse pratico relativamente alla fertilità ed a come promuoverla nei casi di sovrappeso, un argomento non nuovo ma che per la sua estrema frequenza ci deve fare riflettere su come, quotidianamente, bistrattiamo sul piano alimentare il nostro organismo. Buona estate a tutti!
Prof. Alessandro D. Genazzani