Editoriale

Eh già… sembrava la fine del mondo

È un verso noto, è dalla canzone di Vasco Rossi, da tutti conosciuta! Siamo ancora qua, a parlare ovviamente di questa pandemia. Sembra che la “banale influenza” da Covid 19 perseveri nella sua diffusione e nel fare positivi sempre più. L’Europa e il mondo intero cercano di contenerlo ma apparentemente sembra un virus “social”, lo abbiamo contenuto e ridotto nella sua capacità infettiva con I lock-down ma come si è dato un minimo di briglia…. è ripartito. Siamo di fatto alla seconda ondata, ci dicono alla TV e sui media. Purtroppo è vero. Subiremo ancora per molto tempo questo Covid19 e dovremo prestare sempre attenzione a chi ci gira attorno, a chi incontriamo o frequentiamo.
Di questa pandemia leggiamo e ci facciamo raccontare il più possibile ma la vera arma è la difesa passiva, lo stare distanziati, con serenità, frequentandoci con discrezione. E questo ricade anche sulla nostra attività di medici, non certo esperti di Covid19, ma certamente di professionisti che curano la salute delle donne.
La letteratura scientifica è esplosa in merito al Covid19. In meno di un anno sono state scritte centinaia di pubblicazioni su grandi riviste con la finalità di svelar gli arcani misteri del virus.
Che cosa ci si prospetta? difficile a dirsi e anche a farsi. Certamente dovremo ridisegnare il nostro quotidiano, il nostro vivere sereno è oggi meno sereno e costellato di mascherine, gel per le mani e lavatura di mani con saponi spesso molto alcolici da dare alla testa come un drink ad un astemio.
Supereremo anche questa, siamo… positivi. No, meglio di no, evitiamo la positività al virus ma cerchiamo di averla nei confronti del nostro essere “umani”, cioè specie biologica che è stata capace di superare le molte traversie che la nostra evoluzione ha dovuto attraversare. Andremo oltre anche a questa ma certamente dovremo ridisegnare la nostra quotidianità.
Rientra in questo tutto della nostra esistenza … e quindi anche la programmazione della nostra formazione!
Farla on-line era fino a 12 mesi un sofisma dei “computer-dipendenti”, oggi non lo è più, siamo assolutamente obbligati a farla on-line. E così dovremo per molto tempo se non si trovano ambientazioni e spazi tali da permettere la canonica distanza di 1 o 2 metri tra le persone.
Tutto on-line quindi? per adesso certamente si, praticamente tutto il mondo ingorga la rete con webinar, e conferenze proprio per mantenere le distanze o se preferite vederla in modo diverso, per colmarle e ridurle.
Anche AIGE si è allineata a questo trend, abbiamo organizzato e fatto dei webinar su hot-topics della Ginecologia Endocrinologica che hanno attratto in media 250-300 persone ogni volta. È stato per noi un grande successo! ci ha dimostrato che la cultura, la curiosità e la voglia di restare in contatto fanno superare i disagi del momento e quelli indotti dall’uso di tecnologie e software per molto tempo denigrate o considerati d’elite se non addirittura superflui.
Eh già… siamo ancora qua! e ancora per molto ci saremo, di certo, ma dovremo stare alle regole. AIGE è ripartita questo autunno con la programmazione dei suoi eventi, dei suoi Corsi e del suo Congresso Nazionale che sarà nel marzo del 2021. In presenza? Forse, lo speriamo davvero, certamente se potremo saremo tutti fisicamente in aula! molto dipenderà da noi, dalla nostra aderenza alle regole, da molta meno movida e meno superficialità.
Intanto ripartiamo! Godetevi il nostro Bollettino! dopo una lunga primavera di clausura ed una calda estate torniamo a darvi le ultime dal mondo della Ginecologia Endocrinologica


Prof. Alessandro D Genazzani

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