Firenze nonostante un tempo non eccezionale non ha deluso le aspettative: il mondiale di Ginecologia Endocrinologica ha richiamato 2700 specialisti da tutto il mondo per discutere e dare il proprio contributo alla disciplina del “controllo ormonale delle funzioni femminili”. Una dizione forse strana ma è sostanzialmente l’unica che integra l’aspetto della ginecologia con quello della endocrinologia. Di fatto il ginecologo è il vero medico della donna, quello che deve essere pronto a consigliare o indirizzare la donna verso la migliore soluzione dei suoi disturbi o problemi e su questo aspetto il 14th World Congress of Gynecological Endocrinology non ha deluso le spettative.
Credo che questo sia stato uno dei migliori Congressi ISGE degli ultimi anni, con grande partecipazione a tutti i simposi e letture. Molto seguiti i temi inerenti alla riproduzione assistita ma forse le problematiche della menopausa e quelle della PCOS hanno riscosso i maggiori plausi. Non capita certo di avere allo stesso congresso esperti su ogni argomento pronti a dibattere e confrontarsi su temi prettamente clinici. Lo sforzo della Società ISGE sul piano organizzativo è stato notevole ma è ancor più da apprezzare perché ha invitato a partecipare al Congresso 200 medici in formazione da tutte le Scuole di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia di tutta Italia. L’intento è stato chiaro: se vogliamo che la fiamma della passione della cultura, della preparazione e della ricerca scientifica rimanga accesa dobbiamo alimentare l’interesse delle giovani leve della nostra disciplina, di coloro che ci affiancano quotidianamente nel nostro lavoro ed a cui dobbiamo trasmettere quanto di meglio abbiamo della nostra professionalità e preparazione.
Proprio con questo intento a Firenze è stato fatto partire anche il primo dei corsi della della International School of Gynecological and Reproductive Endocrinology. La Scuola vuole promuovere la preparazione di specilisti in Ginecologia (e non solo) su temi inerenti alla Ginecologia Endocrinologica. Questo primo corso affrontava due temi: quello degli “Iperandrogenismi e Riproduzione (Hyperandrogenisms and reproduction) e quello del “Uso terapeutico della Contracezione Ormonale” (Therapeutical use of Hormonal Contraception). Inizialmente il numero degli iscritti era stato limitato a 40 per ogni corso ma viste le richieste, è stato allargato fino a 60 per ognuno dei due corsi. Questi si sono svolti il giorno precedente all’inizio del Congresso ISGE dato che avrebbero impegnato i discenti dalle 9 del mattino fino alle 17:30 con lezioni sia di fisopatologia ma essenzialmente di clinica e pratica clinico-terapeutica, con casi clinici presentati e discussi dal discente con l’audience dei partecipanti. Ed è stato un vero successo culminato con la distribuzione a fine corso delle memory cards, una per ogni corsista, con la registrazione dal vivo di tutte le lezioni dei due corsi, con tutte le diapositive presentate sincronizzate con la lezione del discente in modo da poter risentire ogni singola lezione comodamente a casa o con i propri assistenti.
Per chi avesse interesse è gia programmato il prossimo Corso della International School of Gynecological and Reproductive Endocrinology, che si terrà a Venezia.
A Firenze hanno avuto gran successo anche i Corsi in italiano che la ISGE Italia ha organizzato, su argomenti molto pratici e finalizzati al dare indicazioni per un uso clinico-pratico della formazione data con il corso stesso. Tra gli argomenti trattati ci sono stati la Sindrome Metabolica ed insulino resistenza, la Contraccezione e le sue controversie, oserei dire nostri “classici problemi” quotidiani.
Ma veniamo a questo Bollettino! Lo spirito formativo della ISGE Italia, l’idea di dare input e stimoli alla nostra professionalità, continua in questo numero con altre due mini-review su argomenti di frequente riscontro: la prima è sull’uso del contraccettivo per la cura degli inestesismi della pelle, l’altra è sulla Sindrome Premestruale (PMS).
Scegliere il contraccettivo non è da prendere alla leggera, dobbiamo sapere su cosa dobbiamo agire per ottenere il migliore dei risultati cercando di seguire la fisiopatologia della paziente, e non tutte le pazienti sono uguali. Riguardo alla PMS potrebbe sembrare che sia veramente una storia vecchia ma così non è. A conti fatti sono secoli che si sa che esiste ma adesso nuove osservazioni ci dicono che la si può migliorare e risolvere anche con l’uso di adeguate correzioni della funzione neuro-endocrina proprio sapendo che alterazioni fisiopatologiche come la PCOS predispongono alla PMS ed a disturbi del tono dell’umore.
Ed in ultimo una interessante novità: da questo numero la sezione della Letteratura Scientifica Selezionata conterrà non soltanto le novità della letteratura più meritorie di attenzione ma, quando possibile, anche il link per poter scaricare gratuitamente l’intero lavoro in formato pdf!
Prof. Alessandro D. Genazzani